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La Macedonia nasce come stato indipendente nel 1991 riconoscendo ai Rom nella sua Costituzione parità con le altre minoranze di albanesi, turchi, valacchi, serbi e bosniaci.
Al riconoscimento della lingua Rom ha seguito, a partire dal 1996, l'apertura di quattro scuole elementari per l'istruzione nella lingua rom come materia facoltativa.
La gazzetta ufficiale di Šuto Orizari , il comune della capitale Skopje a maggioranza assoluta di popolazione Rom e prima municipalità al mondo riconosciuta a questa etnia, è diventata la prima pubblicazione ufficiale del suo genere ad usare la lingua romanes; dal 1990 rappresentanti Rom siedono abitualmente all'interno del Parlamento nazionale macedone.
L' inclusione dei Rom nella vita pubblica in Macedonia e la tutela dei diritti di cittadinanza non ha però fatto venir meno il  pregiudizio contro i Rom residenti in Macedonia, talora manipolati politicamente dal governo per far fronte, per esempio, alle spinte secessionistiche della minoranza albanese, numericamente più significativa e generalmente più agiata economicamente; questo, di fatto, ha sempre distratto il governo dall'attuare misure dirette a risolvere i seri problemi di reddito e di divario economico esistenti tra i Rom  e il resto della popolazione del paese.
Nel corso degli anni è anche cresciuta la diffidenza da parte dei Rom verso i propri leader politici , ritenuti spesso opportunisti o corrotti posti al servizio del partito di governo per perseguire i propri interessi personali , a spese della comunità che si è invece vista negli anni via via sempre più impoverita; maggiore fiducia è stata, piuttosto, riposta nelle iniziative poste in essere dall'Unione Europea, in attuazione delle misure di salvaguardia dei diritti delle minoranze che devono essere soddisfatti prima che la Macedonia possa diventare uno Stato membro dell'Unione.  In tutti i paesi europei, membri UE e non, sono avviate politiche di integrazione delle popolazioni Rom, ma il superamento delle discriminazioni e dei pregiudizi non può che passare attraverso sforzi orientati allo sviluppo della conoscenza e della partecipazione democratica, a tutela delle minoranze e con il loro diretto coinvolgimento nelle fasi di decisione e di attuazione.
In questo senso il popolo Rom sconta la difficoltà nell’individuare leadership necessarie a condurre campagne di mobilitazione sociale, laddove larghe porzioni della popolazione rimangono a tutt’oggi sotto scolarizzate ed escluse dal dialogo interculturale.

In attuazione all'accordo quadro costituzionale del 2001, varato nel tentativo di prevenire un conflitto armato potenzialmente catastrofico tra slavi della Macedonia e albanesi, e mirato a garantire che la struttura etnica della forza lavoro nella pubblica amministrazione di Macedonia riflettesse la composizione etnica della popolazione complessiva, c'è stato un significativo aumento della percentuale di posizioni pubbliche occupate da Rom che però , nonostante l'aumento, sono ancora gravemente sotto rappresentati.

L'enclave Rom di Šuto Orizari, oggi la più grande concentrazione al mondo di Rom, è un esempio unico di sistema di ghettizzazione intrapresa dai funzionari macedoni , sulla scorta di una mancanza di opportunità economiche e di organizzazione della società civile, bassi livelli di istruzione , alti livelli di corruzione, ed un governo locale non rispondente alle esigenze della comunità.

Šuto Orizari è sorta dopo che il terremoto del 1963 devastò la maggior parte del quartiere medievale di Skopje , ed il governo scelse allora un pascolo libero sulle colline circostanti, per la costruzione di un gruppo originario di baracche e fornire riparo ai Rom sfollati . Nel corso degli anni, Šuto Orizari è stata riconosciuta come la decima municipalità della capitale e cresciuta via via come un labirinto di mattoni e case; oggi ospita stabilmente circa 20.000 rom, per quanto molte abitazioni, le più recenti e più grandi spesso incomplete, ospitano solo saltuariamente rom emigrati all'estero che qui investono i propri risparmi. A pieno regime, nei mesi estivi, la popolazione si raddoppia rispetto a quella abituale , costituita più che altro da nulla tenenti che vivono di espedienti , a parte il sussidio statale di reddito minimo sociale (30 euro al mese).
I quartieri residenziali includono oggigiorno alcuni edifici governativi, negozi e ristoranti, due moschee, un campo da calcio, una discarica tentacolare, una clinica priva ginecologo e un mercato vivace, il più grande in tutta la Macedonia, che attrae molti avventori anche appartenenti ad altre etnie visti i prezzi vantaggiosi.
Secondo i funzionari dell'amministrazione comunale il numero effettivo di abitanti raggiunge le 30.000 unità considerato che molti di loro, tra cui rom rifugiati dal Kosovo, non hanno documenti di registrazione; si registra, altresì, un continuo arrivo di esuli albanesi, attratti dai vantaggi economici legati al bassissimo tenore di vita, con conseguente aumento delle tensioni interazziali.
La disoccupazione è ovviamente dilagante, il sussidio viene percepito dal 90% dei residenti , che i più integrano vendendo merci al mercato, raccogliendo per la vendita rottami di vetro, metallo, carta e specialmente plastica; oltre a molteplici attività illegali (accattonaggio, spaccio di droga, prostituzione).
Šuto Orizari è oggi un paradosso per il popolo Rom: da un lato, si tratta di una fonte di orgoglio dal momento che è l'unico comune a maggioranza Rom del mondo , e l'unica giurisdizione dove il Romanes è la lingua ufficiale, ma  d'altra parte è nella sua quintessenza un ghetto, privo di qualsiasi significativa risorsa per il suo sviluppo economico , affetto da problemi cronici di  occupazione e privo di gettito fiscale.
Il comune è quasi interamente residenziale e gli spazi pubblici sono ormai da condividere con i comuni contigui, i più a maggioranza etnica albanese, ed in assenza di una base imponibile fiscale non si riesce ad avere servizi comunali: la capacità del sistema fognario esistente è insufficiente , alcune zone non hanno servizio idrico, la raccolta rifiuti è parziale e solo di recente regolamentata; fino all'anno scorso non c'era una rete di distribuzione dell'energia elettrica , che veniva acquisita abusivamente, mentre oggi che viene somministrata dall'azienda pubblica molti residenti vi rinunciano perché semplicemente impossibilitati a pagare le bollette.

I costi di vigili del fuoco, illuminazione e manutenzione stradale e per il campo di calcio , dovrebbero essere finanziati dal bilancio comunale, ma nell'impossibilità il personale impiegato per raccogliere i rifiuti urbani è rimasto a carico della città di Skopje, tanto quanto i servizi di polizia e le scuole, sono rimasti a carico del bilancio dello Stato; sempre lo Stato si è accollato l'onere della costruzione della nuova scuola superiore appena realizzata, la prima al mondo in lingua Romanes con corsi previsti dall'anno 2016 in ginnasio/liceo, tecnici di economia e medicina e professionali, eppure già vista come l'ennesimo tentativo di ghettizzazione, laddove oggigiorno sono alcune centinaia gli studenti pendolari tra il quartiere e le scuole macedoni della capitale.

Šuto Orizari oggi è il luogo in cui molti Rom preferiscono ancora risiedere ma è praticamente da tutti chiamato in maniera umoristica e beffarda, con il termine "Sutka" (SHOOT-Kah), una parola slava che significa letteralmente "uno scherzo".

Rimane solo in capo a pochi esponenti illuminati della comunità , giovani volenterosi, piccoli imprenditori, artisti di teatro o musicisti, la responsabilità del cambiamento , sotto forma di rivoluzione culturale.

 

 

En/

Macedonia was established as an independent state in 1991 recognizing the Roma in its Constitution parity with other minorities of Albanians, Turks, Vlachs, Serbs and Bosnians.

The recognition of the Roma language has followed, since 1996, the opening of four elementary schools for education in the Roma language as an optional subject. The official journal of Šuto Orizari, the municipality of the capital Skopje absolute majority of the Roma population and municipalities before the world recognized this ethnic group, became the first official publication of its kind to use the Romani language; since 1990 Roma representatives usually sit in Parliament Macedonian national.

Roma inclusion in public life in Macedonia and the protection of the rights of citizenship has not, however, break your prejudice against the Roma living in Macedonia, sometimes politically manipulated by the government to deal with, for example, to the secessionist forces of the Albanian minority numerically more significant and generally more prosperous economically. This, in fact, has always distracted the government from implementing measures to address the serious problems of income and economic gap between the Roma and the rest of the country's population.

Over the years, it is also a growing mistrust on the part of Roma to their political leaders, often considered corrupt opportunists or placed at the service of the ruling party to pursue their personal interests at the expense of the community that has instead seen in years away via increasingly impoverished; increased confidence was, rather, placed in the initiatives taken by the European Union, in the implementation of measures to safeguard the rights of minorities that must be met before that Macedonia will become an EU Member State.

In all European countries, EU and non-members, are initiated political integration of the Roma, but overcoming discrimination and prejudice can only pass through efforts aimed at the development of knowledge and democratic participation, protection of minorities and their direct involvement in the early stages of decision-making and implementation. In this sense, the Roma people reflects the difficulty in identifying leadership necessary to conduct social mobilization campaigns, where large portions of the population still remain under educated and excluded from intercultural dialogue.

In implementing the constitutional framework agreement of 2001, launched in an attempt to prevent a potentially catastrophic armed conflict between Macedonian Slavs and Albanians, and aimed at ensuring that the ethnic structure of the workforce in the public administration of Macedonia reflect the ethnic composition of the population , there was a significant increase in the percentage of public positions occupied by Roma, however, despite the increase, are still seriously under-represented.

The enclave of Roma Šuto Orizari, today the largest concentration in the world of the Roma, is a unique example of a system of segregation undertaken by Macedonian officials, on the basis of a lack of economic opportunities and civil society organization, low levels of education , high levels of corruption, and a local government does not meet the needs of the community.

Šuto Orizari arose after the 1963 earthquake devastated much of the medieval quarter of Skopje, and the government then chose a free grazing on the surrounding hills, for the construction of an original group of shacks and provide shelter to the displaced Roma. Over the years, Šuto Orizari has been recognized as one tenth of the capital city and grew gradually as a labyrinth of brick houses; now houses a permanent 20,000 Roma, as many homes, the latest and greatest often incomplete, only occasionally host Roma who emigrated here invest their savings. At full capacity, in the summer months, the population doubles than usual, formed mostly by anything lieutenants who live by their wits, apart from the government subsidy of social minimum (30 euro per month).

The residential neighborhoods today include some government buildings, shops and restaurants, two mosques, a soccer field, a sprawling landfill, a free clinic gynecologist and a bustling market, the largest in all of Macedonia, which attracts many customers also belong to other ethnicities given the prices. According to officials of the municipal administration the actual number of inhabitants reaches 30,000 considering that many of them, including the Roma refugees from Kosovo, do not have registration documents; registers, also, a continuous arrival of Albanian exiles, attracted by the economic advantages associated with the very low standard of living, resulting in increased tensions interracial. Unemployment is obviously rampant, the subsidy is perceived by 90% of the residents, which integrate the most selling goods at the market, collecting for the sale of scrap glass, metal, paper and especially plastic; as well as many illegal activities (begging, drug dealing, prostitution).

Šuto Orizari today is a paradox for the Roma people: on the one hand, it is a source of pride since it is the only municipality in the Roma majority of the world, and the only jurisdiction where the Romanes is the official language, but on the other hand is in its essence a ghetto, devoid of any significant resource for its economic development, suffering from chronic problems of employment and no revenue.

The town is almost entirely residential and public spaces are now shared with the adjacent municipalities, the most ethnic Albanian majority, and in the absence of a tax base you can not have municipal services: the ability of the existing sewer system is insufficient , some areas have no water service, garbage collection is partial and only recently regulated; until last year there was a distribution of electricity, that was acquired illegally, while today it is administered by the public will give up because many residents simply unable to pay their bills.

The costs of firefighters, lighting and road maintenance and for the football field, should be financed from the municipal budget, but unable staff employed to collect the waste has been borne by the city of Skopje, as much as the services police and schools, were charged to the state budget; always the state took over the charge of the construction of the new school soon realized, the first in the world in Romanes language courses provided since 2016 in high school / high school, technical economics and medicine and professional, yet already seen as the 'latest attempt to ghettoization, where today are several hundred students commute between the district and the schools of the Macedonian capital.

Šuto Orizari today is the place where many Roma still prefer to reside but practically everyone calls in a humorous and mocking, with the term "Sutka" (SHOOT-kah), a Slavic word that literally means "a joke".

It only remains in the hands of a few enlightened members of the community, young volunteers, small business owners, theater artists or musicians, the responsibility for change, in the form of cultural revolution.